Summa terminorum metaphysicorum..., Marpurgi Cattorum, ex Officina Rodolphi Hutwelckeri, 1609, in Iordani Bruni Nolani Opera latine conscripta publicis sumptibus edita. Vol. I, pars IV, curantibus F. Tocco et H. Vitelli, Florentiae, typis succesorum Le Monnier, 1889, pp. 3-127.

La Summa terminorum metaphysicorum è il testo di un corso di lezioni che Giordano Bruno tenne a Zurigo tra la fine del 1590 e i primi mesi del 1591. Il testo delle lezioni fu raccolto e pubblicato dal teologo e alchimista zurighese Raphael Egli parzialmente nel 1595 e poi, quattordici anni dopo, con l’aggiunta di una seconda parte ‘applicativa’ rispetto ai termini elencati nella Summa terminorum. Questo il frontespizio della seconda edizione: Summa terminorum metaphysicorum Jordani Bruni Nolani. Accessit eiusdem Praxis descensus, seu applicatio entis ex manuscripto, per Raphaelem Eglinum Iconium Tigurinum in Acad. Marpurg. Profess. Theolog. ..., Marpurgi Cattorum, ex officina Rodolphi Hutwelckeri, anno 1609. Con ogni probabilità, il titolo Summa terminorum metaphysicorum (che indica specificamente la prima parte dell’opera) non è di Bruno, ma è forse riconducibile all’editore. Va notato che il testo della Praxis descensus seu applicatio entis non è completo, mancando la sezione pertinente all’Amor seu anima mundi (le precedenti applicationes riguardano Deus seu mens e Intellectus seu idea). La Summa terminorum metaphysicorum si presenta come un compendio condotto sulle orme del quinto libro della Metaphysica aristotelica, pur tenendo conto di altri testi: di Aristotele (Physica, De interpretatione, Categorie, De anima) e di altri autori, in particolare commentatori antichi e medievali. Se il quinto libro della Metaphysica di Aristotele si articola in trenta paragrafi in corrispondenza di un analogo numero di termini, la Summa terminorum metaphysicorum si articola in cinquanta ‘capitoli’, che fanno riferimento a cinquantadue termini/concetti della tradizione metafisica (due capitoli presentano come entrate termini correlati: Dare et Accipere e Prius et Posterius). La gerarchia ‘discensiva’ dei concetti presentata nella Summa vera e propria viene ripresa nella Praxis descensus seu applicatio entis, anche se in questa parte Bruno si richiama alla tradizione neoplatonica da Plotino a Proclo, facendo riferimento anche a una più antica sapienza ‘egizia’ (il riferimento è agli scritti all’epoca attribuiti a Ermete Trismegisto).

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Nota editoriale

Nella trascrizione del testo sono stati eliminati gli accenti. Nei titoletti, la “V” è stata resa con “U”.

Bruno, Summa